INCLUSIONE SCOLASTICA e DISABILITA’. NO ALL’ESONERO E ALLA RIDUZIONE DELL’ORARIO DI FREQUENZA

 Il  Decreto interministeriale n. 182 del 29 dicembre 2020 e le linee guida alla stesura del PEI ( pubblicati il l3 gennaio 2021) sembrano segnare una inversione di rotta rispetto al processo di inclusione avviato dalla L. 517/1977. Il nuovo provvedimento, contemplando la possibilità di esonerare gli alunni e le alunne con disabilità dall’insegnamento di alcune discipline e di ridurre l’orario di frequenza,  non tiene conto del fatto che esonero e allontanamento dal gruppo classe ostacolano il processo di socializzazione, di relazione, di comunicazione e di crescita, in una parola di inclusione, e  nel contempo mortificano i principi di collegialità e responsabilità che fanno capo ai  consigli di sezione/interclasse/classe e ai singoli docenti

Il provvedimento ha suscitato la preoccupazione del CIIS (Coordinamento Italiano degli  Insegnanti di Sostegno) e di circa 80 associazioni delle persone con disabilità e malattie rare, le quali si sono costituite nel Comitato#Noesonero denunciando diverse criticità ed in particolare, come evidenziato dal  CIIS “ Il nuovo modello di PEI offre anche alcuni spunti positivi, che meritano di essere valorizzati, come il riferimento all’autodeterminazione, il richiamo all’accomodamento ragionevole, l’attenzione al contesto e, in particolare, agli atteggiamenti che influenzano comportamenti e azioni. A ciò si aggiunga che, nel modello di PEI, vi sono punti che necessitano ancora di essere rivisti e/o migliorati, mentre per altri le modifiche dovrebbero essere più radicali:

  • l’esonero e la riduzione dell’orario scolastico vanno cancellati;

  • il percorso curricolare va ridefinito su un’unica progettazione che deve essere “personalizzata” per ogni alunno con disabilità, al fine di garantire effettivamente il diritto allo studio;

  • il GLO va ridefinito, rendendo la famiglia partecipe “a pieno titolo”;

  • il PEI deve essere frutto di una condivisione e non soggetto all’approvazione;

  • il coinvolgimento dei compagni di classe va sostenuto, valorizzato e potenziato;

  • la corresponsabilità di tutti i docenti della classe deve risultare evidente anche nelle azioni di intervento educativo-didattico;

  • le tabelle di attribuzione delle risorse vanno interamente riscritte.”

Posizione condivisa dal dr. Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti di normativa sulla inclusione scolastica, il quale non solo ha espresso il proprio dissenso e le proprie perplessità, ma anche avanzato  richieste di modifica  sia durante che dopo  la  pubblicazione ufficiale dei due documenti ( D.I. e linee guida)

Nell’arco degli ultimi 50 anni tanto si è fatto  per garantire  il godimento dei diritti  alle persone con disabilità e per promuoverne la piena integrazione sociale, scolastica, culturale e lavorativa.  La scuola ha notevolmente contribuito al processo, garantendo  la  crescita individuale, culturale  e sociale  in un contesto educativo accogliente ed inclusivo. Un contesto educativo che va  non solo  salvaguardato ma ulteriormente potenziato.

Il pieno diritto all’educazione e all'istruzione vanno dunque preservati e il sistema scuola deve  creare le ottimali condizioni di ordine organizzativo, metodologico e didattico  tali da garantire la  frequenza scolastica per l’intero tempo scuola, senza riduzioni o allontanamenti, di tutti e di tutte.